Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Secolo XVII – I

Breve Apostolico di Papa Clemente VIII, col quale si provvede che tutti li benefizi e pensioni ecclesiastiche vacanti nell’isola di Sardegna, ad eccezione dei vescovadi e delle prelature, siano conferiti ai nativi dell’isola medesima, o a coloro che, sebbene stranieri, abbiano ottenuto la naturalità per voto, e col consenso dei tre Bracci o Stamenti del Parlamento Sardo.

(1601. – 12 aprile).

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 360 e seg.

Secolo XVII – II

Capitoli di Corte votati dai tre Stamenti Sardi nel Parlamento celebrato dal vicerè Don Antonio Coloma conte di Elda, e approvati dal re di Aragona e di Sardegna Don Filippo III, per la fondazione in Cagliari di una Università di studi, e per la erezione dell’edifizio corrispondente.

(1602 …)

Dagli Atti originali del Parlamento suddetto (Archiv. Ant. Patrim.) Cap. 45 e 46, fol. 123 e 131.

Secolo XVII – III

em>Gli Stamenti Sardi propongono una legge coercitiva, e ne ottengono la sanzione dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, per obbligare i proprietari di terreni chiusi od aperti alla piantagione di alberi di gelso, onde poter introdurre nell’isola l’arte della seta.

(1603 …)

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Conte Delda, cap. 9, fol. 108. – Antico Archiv. Patrim. Regio.

I

Secolo XVII – IIII

Provvedimenti coercitivi dati dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, a petizione del Parlamento di Sardegna, affinchè si eseguisse rigorosamente la Prammatica Reale già emenata per l’innesto graduale degli olivi selvatici esistenti nell’isola e per la fabbricazione dell’olio.

(1603 …)

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Don Antonio Coloma conte Delda, cap. 10, fol. 109. – Ant. Archiv. R. Patrim. di Sardegna.

Secolo XVII – V

Franchigia da ogni dazio pel termine di venti anni accordata dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, dietro domanda dei tre Stamenti di Sardegna, a tutte le lane e drappi di lana che si estrarrebbero dall’isola, onde attivare a tal riguardo l’industria nazionale.

(1603 …).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Conte D’Elda, cap. II, fol. 110. – Ant. Archiv. Patrim. R. di Sardegna.

Secolo XVII – VII

Il re di Spagna Don Filippo III approva e sanziona con suo reale diploma i capitoli votati e discussi dal Parlamento Sardo riunito nel 1602 dal vicerè Don Antonio Coloma Conte d’Elda.

(1605. – 4 febbraio).

Dagli antichi Archivi del Reale Patrimonio di Sardegna, Cod. F.

Secolo XVII – VIII

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III proibisce ai consiglieri o membri del municipio di Cagliari che facciano donativi di denaro, o di valori corrispondenti, ai vicerè di Sardegna, in occasione di matrimonio delle loro figlie, od altre circostanze, come da tempo antico si costumava fare, senza ottenere prima l’assenso regio, sotto pena di rimanere a carico particolare di ciascun consigliere, non però dei fondi del municipio, il donativo da essi offerto.

(1610. – 3 gennaio).

Dagli Archivi della città di Cagliari, ant. Lib. Diversor.

Secolo XVII – VIIII

Antonio Canopolo, arcivescovo metropolitano di Arborea, vescovo di Santa Giusta, fa ampia ed irretrattabile donazione al suo nipote Martino Suzzarello della Villa, terre, boschi, acque, ecc. ecc. di Putifigari, con giusrisdizione civile e criminale, mero e misto impero sugli abitanti della Villa medesima, e col vincolo di perpetuo fidecommesso.

(1610. – 25 febbraio).

Dall’Atto originale ed autentico posseduto dall’Autore del presente CODICE DIPLOMATICO.

Secolo XVII – X

Diploma del re Don Filippo III, col quale sono stabiliti i poteri, le attribuzioni, i doveri, e le onoreficenze degli antichi governatori e riformatori del Capo di Cagliari e Gallura in Sardegna, sotto il dominio spagnuolo.

(1613. – 10 maggio).

Dagli antichi Archivi del Razionale di Sardegna, Lib. e Registr. Patent. e Dipl.

Secolo XVII – XI

Lettera del sacerdote Giovanni Collaga all’Arcivescovo Turritano (di Sassari) Don Gavino Manca çedrelles, relativa all’antica Chiesa dedicata a S. Martino vescovo, ed ora intitolata a S. Quirico, nell’Agro Sassarese.

(1614. – 15 meggio).

Dall’Apografo (esemplato sull’Autografo) posseduto dall’Autore del presente CODICE.

Secolo XVII – XII

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III, a petizione dello Stamento Militare, determina l’età che ciascun membro di detto Stamento debbe aver compiuto, per poter votare e sostenere ufficio nelle Corti o Parlamento generale di Sardegna.

(1614…).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia. Archiv. ant. del Patrim. R.° di Sardegna.

Secolo XVII – XIII

Capitolo di Corte, proposto nel Parlamento celebrato sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, e modificato con sanzione sovrana di Don Filippo III re di Spagna e di Aragona, con cui fu stabilito che nessun procuratore dei membri assenti dalle Corti potesse avere più di tre voti nelle deliberazioni, oltre il proprio.

(1614 …).

Dagli Atti originali di detto Parlamento, cap. XIX, fol. 354. Antico Archiv. Patrim. Reg. di Sardegna.

Secolo XVII – XIV

Capitolo di Corte votato nel Parlamento Sardo, in virtù del quale era stabilito che i Nobili, i quali non potessero intervenire personalmente alle Corti, avessero facoltà di farsi rappresentare nello Stamento Militare da un procuratore speciale, che in loro nome prendesse parte alle discussioni, e avesse il diritto del voto nelle deliberazioni.

(1614…).

Dagli Atti originali del Parlamento celebrato in Sardegna, regnando Filippo III re di Spagna e di Aragona, sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, cap. III, fol. 421. Ant. Archiv. Patrim. di Sardegna.

Secolo XVII – XVI

Due Capitoli di Corte discussi nel Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Duca di Gandia, e relativa risoluzione sovrana, con cui fu stabilito che le deliberazioni prese fuori del Parlamento dai membri dello Stamento Militare, congregati separatamente nel Capo di Cagliari o in quello di Sassari, non potessero obbligare i non intervenienti, e non potessero essere mandate a esecuzione come deliberazioni di tutto lo Stamento.

(1614 …).

Dagli Atti di detto Parlamento, cap. XCVIII a CI, fol 41 e 42.

Secolo XVII – XVII

Diploma di Filippo III re di Spagna, col quale sono approvati i Capitoli di Corte discussi e votati dal Parlamento Sardo, riunito in Cagliari per ordine sovrano nel 1614 dal vicerè Don Carlo di Borgia, Duca di Gandia e conte di Oliva.

(1615. – 2 maggio).

Dall’antico Archivio del Reale Patrimonio di Sardegna, Cod. Cart. G. 1.

Secolo XVII – XIX

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo III scrive al Duca di Gandia vicerè di Sardegna sulla materia delle riunioni parziali dello Stamento Militare sia in Cagliari che in Sassari, ricorda le deliberazioni parlamentari e le risoluzioni regie a tal riguardo, e ne inculca la esatta osservanza.

(1617. – 17 giugno).

Dagli Archivi dell’antico R. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XX

Relazione dell’arrivo e della fermata nella Città di Alghero, dal 1 al 5 luglio 1619, del Principe Filiberto di Savoja.

(1619. – 1 al 5 luglio).

Dagli Archivi municipali della città di Alghero.

Ini Dei nomine. Amen.

Relaciò de la Vinguda del Señor Princip Philibertus.

Secolo XVII – XXI

Lettera di Don Filippo IV re di Spagna e di Aragona a Don Alfonso conte di Eril, vicerè di Sardegna, con la quale gli prescrive la osservanza degli ordini reali già dati dal suo padre Don Filippo III riguardo alle riunioni parziali dei Membri dello Stamento Militare.

(1622. – 20 marzo).

Dagli Archivi dell’antico R. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXII

Prammatica del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, con la quale si danno alcuni provvedimenti per riparare al disordine in cui era caduta l’amministrazione del danaro pubblico in Sardegna, e per facilitare agli agricoltori dell’isola la vendita e la esportazione del frumento.

(1622. – 11 luglio).

Antich. Archiv. del Razionale e del Patrimonio Regio di Sardegna.

Secolo XVII – XXIII

Petizione dei cappellani della Basilica di S. Gavino di Torres al Capitolo Turritano per oggetti riguardanti il servizio di quella chiesa, e per ottenere il permesso di armarsi onde respingere all’occorrenza gli assalti dei Turchi e difendersi dalle loro improvvise aggressioni (Lingua sarda).

(1623. – 25 giugno).

Dall’apografo (esemplato sull’autografo) posseduto dall’autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXIV

Discorso e proposte fatte ai tre Stamenti di Sardegna a nome del re Don Filippo IV dal vicerè Don Giovanni Vivas di Cañamas, barone di Benifayo, y Santa Coloma, nella solenne apertura del Parlamento radunato nella Chiesa Cattedrale di Cagliari.

(1624. – 5 febbraio).

Dagli Atti originali del Parlamento conservati nell’antico Archivio R. Patrimoniale di Sardegna.

Secolo XVII – XXV

Offerta di centocinquantamila ducati fatta dai tre Stamenti del Parlamento Sardo al re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV a titolo di sussidio o donativo, coi patti e condizioni nella medesima espressi.

(1624 – 28 aprile).

Dagli Atti originali del Parlamento, già esistenti nell’antico Archivio del E. Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXVI

Proposta e domanda fatta dai tre Stamenti nel Parlamento celebrato sotto la Presidenza del Vicerè Don Giovanni Vivas di Cañamas, Barone di Benifayo y Santa Coloma, per la creazione di una squadra di otto galee, e di due galeoni, destinata a difendere e guardare i mari, e a proteggere, facilitare e promuovere il commercio dell’isola.

(1624 – …)

Dagli Atti originali di detto Parlamento, Ant. Archiv. Patrim. Regio di Sardegna.

Secolo XVII – XXIX

Il re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV sanziona con suo Regio Diploma i capitoli discussi, e votati nel Parlamento celebrato in Sardegna nel 1624 sotto la presidenza del vicerè Don Giovanni Vivas.

(1625. – 11 novembre).

Dall’antico Archivio del Reale Patrimonio in Sardegna, Cod. Cart. H.

Secolo XVII – XXXI

Posti assegnati dal vicerè di Sardegna Marchese di Vayona alla Cavalleria e alla Fanteria nazionale nella città di Sassari, ed ordini da tenersi ed eseguirsi dalle medesime in caso d’invasione, o di aggressione nemica (1).

(1629. – 28 aprile e 2 maggio).

Dall’originale posseduto dall’Autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXXII

Istruzioni spedite a Sardegna dal Consiglio dell’Ordine di Calatrava, nelle quali sono fissate le forme e gli esami che si dovevano fare, prima di concedere ai postulanti, od ai designati dal Re, i distintivi degli Ordini Religiosi e Militari della Monarchia Spagnuola.

(1629. – 11 agosto).

Dall’Autografo posseduto dall’Autore del presente Codice.

Secolo XVII – XXXIII

Diploma del Re Don Filippo IV a favore del Marchese di Bayona o Vayona, Vicerè di Sardegna, dal quale risulta il modo con cui i Sovrani di Spagna delegavano i loro poteri reali per la convocazione del Parlamento Sardo, laddove essi stessi fossero impediti a convocarlo e presiederlo personalmente.

(1630. – 17 giugno)

Dal Dexart, Capit. Curiarum Regni Sardiniae.

Secolo XVII – XXXIV

Lettera del Re Don Filippo IV al vicerè di Sardegna, con la quale si ordina agli Abilitatori dello Stamento Militare di riconoscere attentamente i titoli di nobiltà, in virtù dei quali si potea, e si dovea accordare ai possessori dei medesimi di far parte di detto Stamento, e di sedere e votare nel Parlamento Sardo con altre prescrizioni a ciò relative, e col provvedimento provvisorio di osservarsi intanto le Abilitazioni già fatte nel 29 novembre 1574.

(1630. – 17 giugno).

Dagli Atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza di Don Girolamo Pimentel Marchese di Vayona, fol. 47.

Secolo XVII – XXXV

Il Re Don Filippo IV di Spagna ordina, che nessun Notaio pubblico presenti Bolle, ed altre provvisioni spedite dalla Curia Romana, se prima le medesime non siano state riconosciute dai Ministri Regii, in conformità al disposto dalle Leggi vigenti in Sardegna.

(1630. – 7 settembre (1)).

Dall’Archivio del Supremo Magistrato della Reale Udienza (ora soppresso) in Cagliari.

EL REY

Secolo XVII – XXXVI

Capitolo di Corte, col quale si delibera, e si ottiene che nessun Titolato, o Cavaliere straniero possa far parte dello Stamento Militare di Sardegna, ed intervenire alle sue riunioni e deliberazioni, ed avervi diritto di voto.

(1631 – 1632).

Dagli Atti del Parlamento sardo, presieduto dal vicerè marchese di Bayona, e poi dal vescovo Prieto, presidente del Regno, Cap. 2, fol. 2.

Secolo XVII – XXXVII

Capitolo di Corte, votato dal Parlamento Sardo, approvato dal Re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, e stabilito come legge del Regno, in virtù del quale fu richiamato a stretta osservanza l’antico privilegio accordato ai membri dello Stamento Militare di non poter essere giudicati e condannati criminalmente, fuorchè col voto di sette loro Pari, ossia di sette membri dello stesso Stamento Militare.

(1631-1632 – … (1)).

Dagli Atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del Vicerè Don Girolamo Pimentel, Marchese di Vayona, e di Don Gaspare Prieto, Vescovo di Alghero, Cap. 4, fol. 5.

Secolo XVII – XXXVIII

Ordine dato dal re Don Filippo IV all’avvocato fiscale di Sardegna, affinchè nei Parlamenti non si ammettessero a far parte dello Stamento Militare, fuorchè coloro che fossero già stati abilitati come nobili e cavalieri (aequites), o discendessero da altri abilitati, aventi dritto ad essere membri di detto Stamento, e a intervenire alle Corti generali del regno.

(1631 – 2 maggio)

Dall’antico archivio del Regio Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XXXIX

Capitolo di Corte votato dal Parlamento Sardo, e approvato dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, col quale gli Stamenti acconsentirono per un altro decennio al pagamento del donativo straordinario di ducati ottantamila all’anno, già pagato nei cinque anni precedenti dall’Isola, onde sopperire alla formazione, e al mantenimento del così detto Terzo dell’esercito regio, purchè, secondo il patto pazionato nella prima offerta del donativo medesimo, il Mastro di campo, comandanti e ufficiali superiori di detto Terzo fossero tutti nativi di Sardegna.

(1631, 1632 – …)

Dagli atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza di Don Gaspare Prieto vescovo di Alghero, cap. 96, fol. 44.

Secolo XVII – XL

Diploma col quale Don Filippo IV re di Spagna e di Aragona approva e sancisce i capitoli votati e discussi nel Parlamento celebrato in Sardegna negli anni 1631 e 1632 sotto la presidenza del vicerè Don Girolamo Pimentel, marchese di Bayona, e del presidente Don Gaspare Prieto, vescovo di Alghero.

(1633 – 28 giugno).

Dall’antico Archivio del Patrimonio reale in Sardegna, Cod., Cart. I.

Secolo XVII – XLI

Diploma del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, col quale si conferma ai membri dello Stamento Militare di Sardegna la facoltà di potersi congregare in Cagliari o in Sassari (nell’uno o nell’altro Capo dell’isola), purchè però le risoluzioni stamentarie si prendano nella prima di dette due città, e alla congrega proceda sempre la licenza del vicerè, salvo che si tratti d’interesse proprio di quest’ultimo o di doglianza contro di lui.

(1634 – 22 febbraio).

Dall’antico Archivio del Regio Patrimonio di Sardegna.

Secolo XVII – XLIV

Prammatica del re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, con la quale s’interdice rigorosamente ai giudici, ed a tutti gli officiali regii, ai quali era affidata in Sardegna l’amministrazione della giustizia, di esercitare la mercatura, o di applicarsi a negoziazioni aliene dal loro uffizio.

(1638. – 30 marzo).

Dal Dexart, cap. cur. Regni Sardiniae, fol. 584 e seg.

Secolo XVII – XLV

Bando del principe di Melfi Don Giovanni Andrea Doria, vicerè e capitano generale di Sardegna, riguardante l’ordinamento, la disciplina, i doveri, le esenzioni, e i privilegi della Milizia nazionale.

(1639 – 15 settembre)

Dal Dexart, Cap. Cur. Regni Sardiniae, pag. 512 e seg.

Lo Rey de Castella, de Arago, de Sardeñya, etc.

Secolo XVII – XLVI

Diploma regio relativo alla carica di presidente e capitano generale dell’isola di Sardegna sotto il dominio spagnuolo, dal quale risultano i dritti, i poteri, le onorificenze, e gli obblighi ch’erano annessi a quell’eminente uffizio.

(1640. – 30 marzo).

Dal Dexart, Cap. Cur. Regni Sardiniae, fol. 503 e seg.

Secolo XVII – XLVII

Diploma di laurea in medicina spedito dal cancelliere della Università di Pisa a Francesco de Santu di Simone, cittadino ed allievo della Università degli studi di Sassari, nel quale è testualmente riportato il giuramento e la professione di fede, che si prestavano dai candidati dopo l’esperimento, e prima di conseguire il grado, i dritti, e le insegne dottorali.

(1640 – 1641 stil. Pis. – 21 giugno).

Dall’originale posseduto dall’autore del presente Codice Diplomat.

Secolo XVII – XLVIII

Diploma del re di Spagna e si Aragona Don Filippo IV a favore di Don Fabrizio D’Oria duca di Avellano, col quale pel Monarca in premio dei servizi personali da lui prestato alla Corona per sedici anni nelle guerre d’Italia e di Fiandra, e in riconoscimento dei servizi già anteriormente prestati per terra e per mare alla stessa Corona dal di lui padre, avo e proavo, e dal di lui fratello Giovanni Andrea D’Oria principe di Melfi, lo crea suo luogotenente generale (ex latere nostro dextero sumptum) del regno, ed isola di Sardegna.

(1640. – 3 settembre)

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 490 e seg.

Secolo XVII – XLIX

Diploma del re di Spagna e Aragona don Filippo IV, col quale Fabrizio D’Oria, duca di Avellano, creato già luogotenente generale (ex latere dextero del re), è creato eziandio capitano generale delle genti di arme e di guerra dell’isola e regno di Sardegna.

(1640. – 3 settembre)

Dal Dexart, Capit. Curiar. Regni Sardiniae, fol. 500 e seg.

Secolo XVII – L

em>Esemplari diversi delle lettere, con le quali i Sovrani di Spagna, ed i loro Vicerè in Sardegna soleano invitare i Membri dello Stamento Militare a intervenire personalmente, o per mezzo di procuratore, alle Corti Generali (Parlamento), che si convocavano periodicamente nell’isola.

1.

Lettera del re di Spagna Don Fipippo IV a uno dei Membri dello Stamento Militare, invitandolo a intervenire al Parlamento, che si doveva convocare in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Don Francesco Fernandez de Castro conte de Lemos.

(1653. – 25 maggio)

Secolo XVII – LI

Documenti varii relativi al processo e alle condanne che ebbero luogo in Sardegna in seguito all’uccisione del vicerè Don Emanuele de los Cobos marchese di Camarassa, accaduta nel 21 luglio del 1668 (1).

Da estratti autografi del processo originale posseduti dall’autore del presente Codice.

Secolo XVII – LII

Esemplari di lettere reali e di lettere vicereali con cui i membri dello Stamento Militare furono invitati a intervenire al Parlamento convocato in Sardegna nel 1677 sotto la presidenza del vicerè Conte di Santo Stefano, e Marchese de las Navas.

Dagli autografi posseduti dall’autore del presente Codice diplomatico.

Secolo XVII – LIII

Diploma di Carlo II re di Castiglia, di Aragona e di Sardegna ecc., col quale quel monarca cede e vende per scudi tremila ai consiglieri e probiuomini della città di Sassari la giurisdizione civile in prima instanza, salvi l’appellazione e il ricorso alla reale udienza e al vicerè dell’isola.

(1677. – 24 novembre).

Secolo XVII – LIV

Tassa Innocenziana del foro ecclesiastico nelle materie spirituali, o vero dichiarazione sopra quelle cause, e materie ecclesiastiche e spirituali, nelle quali nel foro ecclesiastico et episcopale non si può, nè si deve esigere emolumento alcuno, ecceto quello che si dichiara per il solo cancilliero con la riforma de gli abusi contrari (sic).

(1678. – 1.° ottobre).

Dall’Archivio arcivescovile di Sassari.

Secolo XVII – LV

Tassa Innocenziana del foro ecclesiastico nelle materie spirituali, o vero dichiarazione sopra quelle cause, e materie ecclesiastiche e spirituali, nelle quali nel foro ecclesiastico et episcopale non si può, nè si deve esigere emolumento alcuno, ecceto quello che si dichiara per il solo cancilliero con la riforma de gli abusi contrari (sic).

(1678. – 1.° ottobre).

Dall’Archivio arcivescovile di Sassari.

Secolo XVII – LVI

Altri esemplari di lettere reali e viceregali, con le quali i membri dello Stamento militare di Sardegna furono invitati a intervenire al Parlamento generale celebrato in Cagliari nel 1688, sotto la presidenza del vicerè duca di Monteleone, principe di Noya.

Dagli autografi posseduti dall’autore del presente Codice Diplomatico.

Secolo XVII – LVIII

Lettera del vicerè di Sardegna conte di Montellano a uno dei membri dello Stamento Militare (dei nobili) di Sardegna, con la quale lo invita a intervenire al Parlamento generale da lui convocato in Cagliari d’ordine del re di Spagna don Carlo II per il giorno 26 gennaio 1698.

(1697. -26 novembre).

Secolo XVI – I

Frammenti di Congregazioni sinodali tenute da Francesco Pellicer, Arcivescovo turritano (1). (1501. 1502. 1504).Dagli Archivi della Chiesa primaziale turritana di Sassari. 1.° Die Lunae XXIIII mensis Martii anno à Nativitate Domini Millesimo quingentesimo primo. Cum forent personaliter constituti Venerables Religiosi fratres Augustinus de Claris Vicarius, et Commissarius Conventus Sanctae Mariae gratiarum praesentis Civitatis Ordinis Beati … Leggi tutto Secolo XVI – I

Secolo XVI – V

Bolla del Pontefice Giulio II, con la quale è decretata la unione perpetua delle due Sedi vescovili di Ampurias e Civita. (1506. – 5 giugno). Dall’antico Archivio Capitolare della Cattedrale di Castel-Sardo (già Castel-Genovese). Julius Episcopus Servus Servorum Dei ad perpetuam rei memoriam. Romanus Pontifex, qui singulari praerogativa juris super Ecclesias quaslibet etiam Divina obtinet … Leggi tutto Secolo XVI – V

Secolo XVI – VIII

Lettere Pontificie, con le quali si stabilisce la unione dell’antica sede vescovile di Solci alla sede arcivescovile di Cagliari. (1513. – 9 gennaio). Dagli Archivi della Chiesa arcivescovile di Cagliari. Sancti Tituli Sancti Petri ad vincula etc. Sanctae Romanae Ecclesiae Vice Cancellarius, Presbyter Cardinalis. Hodie Sanctissimus in Christo Pater, et Dominus Noster Dominus Leo Divina … Leggi tutto Secolo XVI – VIII

Secolo XVI – XVI

Frammenti di congregazioni sinodali, e di alcuni provvedimenti di disciplina ecclesiastica, ch’ebbero luogo sotto l’arcivescovo turritano Salvatore Alepus (1). (1534.- 1535).Dal Codice autografo esistente nell’Archivio della Chiesa Metropolitana di Sassari. 1.°Die inf.tae XXJ Mensis Februarij, Anno a Nativitate Domini MDXXXIIIJ. Fuit celebrata sacrosancta sinodus per multum reverendum Dominum Johannem Serra canonicum, et in spiritualibus et … Leggi tutto Secolo XVI – XVI

Secolo XVI – XXII

Nomina di un console transmarino per la città di Alghero in Sardegna, fatta dai consoli della città di Barcellona nella persona di Onofrio Frau. (1549. – 8 gennaio). Dal Capmany, Memor. hist. sobre la marina, comercio y artes de Barcelona, Colecion Diplom., tom. II, pag. 354 e seg., n.° CCXXXVIII. In Dei Nomine Noverint universi: … Leggi tutto Secolo XVI – XXII

Secolo XVI – XXIII

Ludovico Torrella fa resignazione diretta in mani del Sommo Pontefice dell’Arcipretura di Santa Giusta in Sardegna, e delle prebende annesse di Norguiddo e Domusnovas, a favore di un canonico di Bosa, riservandosi un’annua pensione per la quale presta fidanza e ipoteca i frutti del suo beneficio il Pievano d’Osilo, il quale perciò interviene all’atto. (1556. … Leggi tutto Secolo XVI – XXIII

Secolo XVI – XXIV

Lettere di Don Filippo II re di Castiglia e di Aragona ecc. al vicerè di Sardegna, con le quali gli ordina di non dar passo alle appellazioni che abusivamente si faceano a Roma nelle cause dipendenti da condanne di eretici e di apostati, pronunziate dall’inquisitore, e dalla confisca dei beni dei condannati; dichiara tali appellazioni … Leggi tutto Secolo XVI – XXIV

Secolo XVI – XXIX

Lettere in forma Brevis del Pontefice Pio V, in virtù delle quali gli spogli degli arcivescovi e vescovi di Sardegna, durante la vacanza delle loro sedi, sono destinati e applicati alla fabbrica, manutenzione ed ornamento delle chiese cattedrali, e si destinano economi speciali per amministrarli. (1567. – 8 febbraio). Dal Dexert, Cap. Cur. Regni Sardiniae, … Leggi tutto Secolo XVI – XXIX

Secolo XVI – XXX

Bolla del Pontefice Pio V relativa alle dignità e alle prebende ecclesiastiche di Sardegna, alla separazione delle medesime dalle chiese parrocchiali, e al più regolare ed ordinato servizio di queste ultime per mezzo dei loro rettori o vicari. (1568. – 7 ottobre). Dal Lunig, Codex Ital. Diplom., Edit. Francf. tom. II, col,. 1427 e seg. … Leggi tutto Secolo XVI – XXX

Secolo XVI – XXXI

L’arcivescovo turritano Martino Martinez del Villar unisce alla chiesa cattedrale e metropolitana di Sassari alcune chiese rurali (campestres) esistenti nel suo territorio, con tutte le sue pertinenze, dritti e proventi, e ne applica i redditi alla massa capitolare delle distribuzioni corali, affinchè i canonici, i quali versano in povertà, possano aver mezzi di decente sussistenza. … Leggi tutto Secolo XVI – XXXI

Secolo XVI – XXXII

Breve del Pontefice Pio V, col quale richiama a stretta osservanza le Ordinazioni emanate dalla Sede Pontificia riguardo agli spogli degli arcivescovi e vescovi di Sardegna, conferma le attribuzioni conferite agli economi o deputati delle chiese cattedrali e capitolari per tale oggetto, riprova la intromessione dell’Autorità secolare nell’amministrazione e destinazione di detti spogli, e dichiara … Leggi tutto Secolo XVI – XXXII

Secolo XVI – XXXIV

Filippo II re di Castiglia, di Aragona, ecc., sanziona i capitoli e domande votate nel Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Don Giovanni Coloma. (1575. – 27 marzo). Dal Cod. Cart. dell’Archivio dell’antico Patrimonio Reale in Sardegna, fol. 181, e seg. Nos Philippus Dei gratia Rex Castellae, Aragonum, utriusque Siciliae, Hierusalem, Hungariae, … Leggi tutto Secolo XVI – XXXIV

Secolo XVI – XXXV

Breve del Pontefice Gregorio XIII, col quale si ordina agli Economi, o Deputati a raccogliere gli spogli degli Arcivescovi e Vescovi morti in Sardegna o fuori, i quali avessero occupato Sedi Metropolitiche o Episcopali nell’isola, di rendere pronta ed esatta ragione della loro amministrazione; e si confermano i provvedimenti già dati dal suo predecessore Papa … Leggi tutto Secolo XVI – XXXV

Secolo XVI – XXXVIII

Filippo II re di Spagna impone sulla esportazione di alcune merci e derrate da Sardegna un dazio, discusso e acconsentito dai tre Stamenti del Parlamento sardo, per sopperire alle spese della costruzione e dell’armamento di nuove torri nel litorale dell’isola; e stabilisce l’amministrazione stamentaria dei proventi di questo dazio, e dell’applicazione dei medesimi al solo … Leggi tutto Secolo XVI – XXXVIII

Secolo XVI – XLI

Filippo II re di Castiglia e di Aragona, ecc., volendo mantenere inviolato il suo diritto di patronato su alcune Abazie, Priorati e benefici ecclesiastici in Sardegna, scrive ai vescovi dell’isola affinchè non procedano in verun caso alla collazione canonica dei medesimi prima della presentazione regia, e informino delle vacanze di dette Abazie, Priorati e benefici … Leggi tutto Secolo XVI – XLI

Secolo XVI – XLII

Abolizione di pene crudeli, e modificazione di alcune altre stabilite dall’antica Carta de Logu (1), discusse e deliberate nel Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del Vicerè marchese di Aytona (2). (1594. – 8 marzo).Dal Processo (Atti) di detto Parlamento (Cod. Cart.) fol. 418 e seg. I. Primerament, quant al Capitol quint de la … Leggi tutto Secolo XVI – XLII

Secolo XVI – XLIV

Diploma di Filippo II re di Castiglia, di Aragona, ecc. col quale sono approvati i Capitoli votati nel Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza del vicerè Don Gastone di Moncada, marchese di Aytona. (1598. – 6 giugno). Dall’Archivio del Patrimonio reale antico di Sardegna, Cod. Cart. rubric. fol. 242 (ant.), e fol. 1 (moder.). … Leggi tutto Secolo XVI – XLIV

Secolo XVI – XLV

Lettera del Pontefice Clemente VIII all’Arcivescovo di Cagliari, con la quale gli ordina di far eseguire ed osservare dai Regolari dell’uno e dell’altro sesso in Sardegna i Decreti, ch’erano stati fatti da due Visitatori Apostolici, mandati nell’isola per correggere gli abusi che si erano introdotti nella vita monastica. (1600. – 8 novembre). Dal Mattei, Sardinia … Leggi tutto Secolo XVI – XLV

Secolo XV – II

Il Re Don Martino I di Aragona concede ai Consoli delle Città e Comuni di Barcellona, Valenza, Majorca, e Perpignano la facoltà di togliere a prestanza, con interesse, sulla rendita del dritto denominato – de Imperiage – quelle somme che saranno necessarie per completare l’offerta in denaro (servicio), ch’esse aveano fatto per la guerra di … Leggi tutto Secolo XV – II

Secolo XV – III

Il Re Don Martino I di Aragona ordina alla Loggia delle contrattazioni fi Majorca, che consegni al Clavario della Città di Barcellona tutte le somme già scadute, e dovute pel dritto del Imperiage, le quali erano state depositate per sopperire alle spese della guerra di Sardegna. (1402. – 25 febbraio) Dal Capmany, Oper. cit. Colecion … Leggi tutto Secolo XV – III

Secolo XV – IV

Il Re Don Martino I revoca l’embargo, e il sequestro ch’era stato fatto su i proventi del dritto del Imperiage, per sopperire alle spese della guerra di Sardegna, e concede ai Mercatanti delle Loggie di Barcellona, Tortosa, Perpignano, Girona, e di altre piazze commercianti, che possano liberamente disporre di detti proventi per gli oggetti, pe’ … Leggi tutto Secolo XV – IV

Secolo XV – VI

Pietro de Torrelles approva a nome proprio, ed in virtù dei poteri delegatigli come Luogotenente Generale del Re di Aragona; e Leonardo Cubello sottoscrive in Oristano i capitoli dell’atto di pace che precede. (1410. – 29 marzo) Dai Regi Archivii di Cagliari, Registr. K. 4. fol. 2 retr. e seg. En lo nome del eternal … Leggi tutto Secolo XV – VI

Secolo XV – VIII

Leonardo Cubello Marchese di Oristano, e Conte di Goceano presta giuramento di fedeltà e di vassallaggio al Re di Aragona, a mani del suo Luogotenente Generale in Sardegna, con riserva e promessa, che lo stesso giuramento sarà prestato dagli uomini della città e del Campidano di Oristano, e dagli uomini di Parte Milis, e del … Leggi tutto Secolo XV – VIII

Secolo XV – XI

Leonardo Cubello, marchese di Oristano e conte di Goceano, sborsa lire cinquemila di Alfonsini a Pietro Torrelles Luogotenente Regio e Capitano Generale in Sardegna, il quale le riceve a titolo di mutuo per sopperire alla paga delle genti d’arme del Re di Aragona, ed oppignora perciò il Contado di Montagut con le sue Incontrade, ville … Leggi tutto Secolo XV – XI

Secolo XV – XII

Guglielmo, che s’intitola Giudice di Arborea, conte di Goceano e visconte di Narbona e di Basso, fa donazione a Pietro de Feno cittadino di Sassari della villa di Monti nel Monteacuto, onde rimeritarlo degli importanti servigi che gli avea resi; con proibizione però di vendere o donare la detta villa a prelati, sacerdoti od uomini … Leggi tutto Secolo XV – XII

Secolo XV – XIII

Relazione della difesa della città di Alghero fatta dagli Algheresi contro l’assalto datole dal visconte di Narbona e dalle sue genti d’arme composte di Francesi e di Sassaresi, e della vittoria dai medesimi riportato sugli assalitori. (1412. – 6 Maggio) Dagli Archivi della città di Alghero. En nom del Omnipotent Deu, de la Gloriosa Vergie … Leggi tutto Secolo XV – XIII

Secolo XV – XIV

Strofe, con ritornello, che si cantavano pubblicamente, e con molta solennità in Alghero, nelle festività di San Giovanni Apostolo ed Evangelista ad portam latinam, per celebrare l’anniversario della vittoria ottenuta dagli Algheresi sopra i Francesi ed i Sassaresi capitanati dal visconte di Narbona (1). (1412. – 6 Maggio) Da detti Archivi della città di Alghero. … Leggi tutto Secolo XV – XIV

Secolo XV – XVI

Ferdinando I Re di Aragona scrive a Leonardo Cubello, marchese di Oristano e conte di Goceano, in Sardegna dicendogli di aver conferito con gli ambasciatori da lui inviatigli, di sapere quanto egli avea fatto e faceva nell’isola a favore della Corona di Aragona; gli promette perciò rimunerazione e favori, lo prega di continuare virilmente la … Leggi tutto Secolo XV – XVI

Secolo XV – XVIII

Pietro, Arcivescovo di Cagliari, presenta un Ordine di Berengario Carroz, capitano generale di Sardegna, onde non essere turbato nella pacifica possessione e nell’esercizio dei suoi dritti sulla villa di Sant’Ada nel luogo di Solci, dipendente da Villa di Chiesa (odierno Iglesias). (1415. – 16 Novembre) Dall’Archivio Arcivescovile di Cagliari, antico Codice membranaceo, Lett. A, fol. … Leggi tutto Secolo XV – XVIII

Secolo XV – XXII

Don Alfonso V Re di Aragona scrive ad Antonio Cubello marchese di Oristano, e conte di Goceano in Sardegna, pregandolo di fornirgli duemila quintali di biscotto, e di farli tener pronti per essere caricati sulle navi, che perciò manderebbe nell’isola; poichè tali munizioni da bocca gli erano urgentemente necessarie per provvederne la gente di mare … Leggi tutto Secolo XV – XXII

Secolo XV – XXIII

Il Re di Aragona Don Alfonso V scrive alla marchesa di Oristano (1), raccomandandole l’esibitore della lettera Raimondo di Caldes, e pregandola di far sì, che ottenessero pieno e pronto eseguimento gli affari, che avea raccomandato a detto di Caldes, e che costui le farebbe conoscere. (1431. – 7 Settembre). Dai Regii Archivi di Barcellona, … Leggi tutto Secolo XV – XXIII

Secolo XV – XXV

Il Re di Aragona Don Alfonso V. ringrazia con sua lettera i Sassaresi per i soccorsi che aveano prestato a Giacomo Besora vicerè di Sardegna, per la espugnazione, e durante l’assedio di Monteleone, tenuto e difeso da Nicoloso Doria; e li eccita a continuarli ed a prestare aiuto allo stesso vicerè per l’espugnazione di Castelgenovese … Leggi tutto Secolo XV – XXV

Secolo XV – XXVII

Bolla del Pontefice Eugenio IV, che autorizza la traslazione della Sede Arcivescovile dall’antica città di Torres a quella di Sassari, e decreta che quest’ultima debba perciò intitolarsi Città Arcivescovile, e Metropoli Turritana. (1441. – 3 Aprile). Dall’Archivio della Chiesa Cattedrale di Sassari. Eugenius Episcopus Servus Servorum dei Venerabilis fratribus Plovacensi et Gilarchicuensi Episcopis salutem et … Leggi tutto Secolo XV – XXVII

Secolo XV – XXVIII

Frammento di Costituzioni Sinodali dell’Arcivescovo Turritano (di Sassari) Pietro Spano. (1442. – 9 Marzo). Dall’Archivio Capitolare della Chiesa Cattedrale di Sassari. Nos Petrus Spanus per issa gratia de Deu Archiepiscopu de Turres, essende in su Palatu nostru Archiepiscopale de sa presente Cittade de Sassari celebrando Cabidulu cum sos Venerabiles Frades et Figios sos Canonigos de … Leggi tutto Secolo XV – XXVIII

Secolo XV – XXIX

Don Alfonso V Re di Aragona revoca la proibizione già fatta ai mercatanti Sassaresi di portare altrove, fuorchè a Sassari, le loro mercanzie, per essere sottoposte al pagamento dei dritti di Dogana, e poter quindi circolare liberamente nell’isola; e ordina in coerenza, che detti mercatanti possano eziandio portare le loro merci alla Città di Alghero, … Leggi tutto Secolo XV – XXIX

Secolo XV – XXXI

I Consiglieri della città di Cagliari scrivono ai Consiglieri della città di Barcellona, chiedendo la loro interposizione presso l’appaltatore del dritto di pesca del corallo in Tunisi, affinchè moderi la eccessiva imposta del terzo del prodotto, ch’egli esige dai Corallatori Sardi, di Cagliari, e di Alghero, i quali pescano in quei mari. (1446. – 20 … Leggi tutto Secolo XV – XXXI

Secolo XV – XXXIII

Capitoli patteggiati ed accordati dal Re Don Alfonso V di Aragona (II di Sardegna) a petizione dello Stamento militare del Parlamento Sardo, con la corrispondente offerta del donativo di ventunmila ducati, fatta dai baronni e dai feudatari dell’isola (1). (1452 – 31 ottobre (2)). Dagli antichi Archivi del Regio Patrimonio in Cagliari, Cod. Cartac. autent. … Leggi tutto Secolo XV – XXXIII

Secolo XV – XXXIV

Don Alfonso V Re di Aragona scrive a Giacomo Carroz, conte di Quirra, governatore e luogotenente generale del Regno di Sardegna, comandandogli di cessare dagli abusi e dalle violenze che commetteva contro i vassalli del marchese di Oristano ed in dispregio dei dritti di quel dinasta Sardo, destinando il governatore e riformatore del Capo di … Leggi tutto Secolo XV – XXXIV

Secolo XV – XXXV

Il Re di Aragona Don Giovanni II proibisce severamente ai Baroni e Feudatari di Sardegna di esigere dai loro vassalli tributi o servizi personali maggiori di quelli che fossero loro dovuti per titolo d’infeudazione, e di impedire, come facevano, i detti vassalli dal commerciare liberamente, e dal vendere dove, e a quel prezzo che sembrasse … Leggi tutto Secolo XV – XXXV

Secolo XV – XXXVII

Bolla del Pontefice Pio II, con la quale è instituito l’Ufficio supremo di Giudice di appellazioni e gravami per le cause ecclesiastiche nell’isola di Sardegna. (1459. – 1 luglio). Dagli Archivi dell’antico Uffizio del Regio Patrimonio in Cagliari. Pius Episcopus servus servorum Dei. Dilecto filio Iohanni Cap de Villa Rectori Parrochialis Ecclesiae de Alguerio Sassarensis … Leggi tutto Secolo XV – XXXVII

Secolo XV – XL

Don Giovanni II Re di Aragona accorda a Leonardo Alagon, Marchese di Oristano e Conte di Goceano in Sardegna, la facoltà e il privilegio di dare esecuzione in tutti i luoghi e terre a lui soggette nell’isola alle Bolle Pontificie, con le quali sarebbe provvisto, in caso di vacanza, alle Prelature, Arcipreture, ed altri benefizi … Leggi tutto Secolo XV – XL

Secolo XV – XLI

Don Giovanni II, Re di Aragona, scrive a Nicolò Carroz vicerè di Sardegna, e a Pietro Pujades governatore del Capo di Logudoro, ordinando ai medesimi di non opporre ostacolo veruno alla partenza dei messaggieri che sarebbero mandati alla Corte da Leonardo D’Alagon, onde dimostrare e far riconoscere i suoi dritti al Marchesato di Oristano, e … Leggi tutto Secolo XV – XLI

Secolo XV – XLII

Il Re di Aragona Don Giovanni II ordina a tutte le Città e Comuni, alle Autorità, Baroni, e Feudatari di Sardegna, e notifica ai medesimi di aver pure ordinato con suo speciale provvedimento dello stesso giorno al Vicerè dell’isola, di non opporre impedimento di sorta alla partenza dei messaggieri che Leonardo d’Alagon volea mandare alla … Leggi tutto Secolo XV – XLII

Secolo XV – XLIII

Il Re di Aragona Don Giovanni II scrive secretamente a Don Salvatore D’Alagon, fratello del marchese Don Leonardo D’Alagon, eccitandolo (con promessa di donargli a titolo di feudo il contado di Goceano) a prestare opera efficace, affinchè il Marchesato di Oristano pervenisse sotto il dominio e potere regio, e raccomandandogli di eseguire quanto gli direbbe … Leggi tutto Secolo XV – XLIII

Secolo XV – XLIV

Il Re di Aragona Don Giovanni II conferma a favore di Leonardo D’Alagon tutte le concessioni, libertà e privilegi già accordati dai suoi Reali predecessori a Leonardo, Salvatore e Antonio Cubello di Arborea, marchesi di Oristano, e Conti di Goceano, e gli concede sopra quei feudi nuova ed amplissima investitura (1). (1473. – 12 luglio). … Leggi tutto Secolo XV – XLIV

Secolo XV – XLV

Il Re di Aragona Don Giovanni II ordina al vicerè di Sardegna, ai governatori del Capo di Cagliari e di Gallura, e del Capo di Logudoro, al procuratore reale, e generalmente a tutte le Autorità costituite nell’isola, di riconoscere Don Leonardo (D’Alagon) di Arborea per marchese di Oristano, e conte di Goceano, con gli stessi … Leggi tutto Secolo XV – XLV

Secolo XV – XLVI

Don Giovanni II Re di Aragona scrive a Nicolò Carroz, Vicerè di Sardegna, che viste ed esaminate le cause di sospizione allegate contro di lui da Leonardo d’Alagon marchese di Oristano, e conte di Goceano, esimeva detto marchese, e i suoi familiari e vassalli dalla giurisdizione viceregia, sia quanto alle loro persone, che quanto ai … Leggi tutto Secolo XV – XLVI