Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Secolo XVII – XXXIX

Capitolo di Corte votato dal Parlamento Sardo, e approvato dal re di Spagna e di Aragona Don Filippo IV, col quale gli Stamenti acconsentirono per un altro decennio al pagamento del donativo straordinario di ducati ottantamila all’anno, già pagato nei cinque anni precedenti dall’Isola, onde sopperire alla formazione, e al mantenimento del così detto Terzo dell’esercito regio, purchè, secondo il patto pazionato nella prima offerta del donativo medesimo, il Mastro di campo, comandanti e ufficiali superiori di detto Terzo fossero tutti nativi di Sardegna.

(1631, 1632 – …)

Dagli atti del Parlamento celebrato in Sardegna sotto la presidenza di Don Gaspare Prieto vescovo di Alghero, cap. 96, fol. 44.

Item dihen a Vostra Senyoria Illustrissima que entre altres condicions, ab las quals se fiu lo servey dels vuytanta mil ducats per los sinch añys passats en las Corts del Noble Don Luys Blasco, ab las quals condicions se ha prorogat lo dit servey per altres deu añy, que corren, fonch una, à que tingue pparticular mira lo Regne, de que totas las plaças de Mestre de camp, sargents magiors, capitans, alferes, sargents, vehedor, y demes del tersi, pera al sustento del qual fonch destinada dita cantitat en servey de sa Magestat, se dassen y proveissen en naturals del dit present Regne, que ni ha, y ab lo continuo exercisi militar de cada dia aumentaran molt, habils, y experts en dits offisis, dels quals sa Magestat resterà servit ab tota satisfacio; y com los dits Staments han tingut noticia, que en vacant de alguns de dits officis, y en particular de Mestre de camp, y sergent major, serian estats consultats y admesos à la pretesio personas forasteras en dañy dels naturals, que es causa de que se desalenten de la empresa militar. Perço supplican a Vostra Senyoria Illustrissima mane provehir, y decretar ab acte de cort, que dit Capitol, y condicio ab les demas en dit premer servey concordades, de les quals sensa producio, ut ecce cum insertione, sien observades en tot y per tot, que del adimplement delles sa Real Magestat se resterà mes servit y tot lo Regne en comu, y en particular gozen de la hourra, que sa Magestat en aço lis farà en no permetre, que forasters sian en ditas plaças consultats y admesos. Ques fassa com se supplica, en quant dites ordinecions foren provehides per sa Magestat.

Vaca Secretarius.

Sa Magestad manda, que se guarden las condiciones del servicio en favor de los naturales, provehiendo los officios del tercio en sus personas.

(1) Quest’ordine reale fu emanato perché nel Parlamento convocato nel 1624 dal vicerè Don Giovanni Vivas erano stati ammessi allo Stamento Militare parecchi, i quali non aveano dritto a farne parte, essendovi stati abilitati a seguito di semplici informazioni testimoniali sulla loro qualità equestre, mentre l’abilitazione, o dovea essere preceduta dall’esame dei titoli (privilegi, diplomi, ecc.), ovvero essere accordata a coloro soltanto i quali discendessero per linea retta da altri già legalmente abilitati, o fossero stati essi stessi abilitati in due anteriori o successivi Parlamenti, com’era stato decretato con speciale Capitolo di Corte nel Parlamento riunitosi in Sardegna nel 1593 sotto la presidenza del vicerè marchese di Aytona. Tutte queste cautele per la costituzione dello Stamento Militare procedevano dagli abusi che anteriormente erano avvenuti a tal riguardo. Infatti leggiamo negli atti del Parlamento celebrato nel 1575 sotto il vicerè Don Giovanni di Coloma, che per non mettere in questione le abilitazioni accordate nell’anno precedente, e quindi ritardare le deliberazioni del Parlamento medesimo, furono tali abilitazioni ritenute per valide, secondo l’elenco che ne darebbe lo stesso Stamento Militare.