Ferdinando I Re di Aragona scrive a Leonardo Cubello, marchese di Oristano e conte di Goceano, in Sardegna dicendogli di aver conferito con gli ambasciatori da lui inviatigli, di sapere quanto egli avea fatto e faceva nell’isola a favore della Corona di Aragona; gli promette perciò rimunerazione e favori, lo prega di continuare virilmente la guerra contro i nemici di detta Corona, e gli annunzia il prossimo invio di uomini d’arme e di balestrieri.
(1412. – 14 Settembre)
Dai Regii Archivi di Barcellona, Registr. Sardiniae, I, ab ann. MCCCCXII ad ann. MCCCCXV, fol. 2.
Lo Rey Daragó, é de Cicilia.
Marquès, per vostres Misatgers, devant nostra presencia tramesos, havem entesa la relaçió quens han explicada de vostra part, axì mateix havem entesa la bona fama vostra, è los notables serveis, que havets fets, y continuats fer à la nostra Corona Reyal, los quals havem en memoria, è record, è no passaran sens digne remuneraciò, perçous pregàm, e manàm que vullats aquells continuar axì com de vos sertament confiàm, certificants vos, que Nos farèm prestament delliurar vostres Misatgers ab bob recapte, è trametrèm aqui socors de gent darmes, è Ballesters, sostenint aquells qui ja son aqui, per tal manera, que los traydors, è rebelles à nostra Real Corona, seran destruits axì com merexen, è de lur destrucciò serà perpetual memoria, qui donarà exemple à tots los altres (1). Dada en Zaragoça à XIIII dias de setembre del any M.CCCC.XII.
Rex Ferdinandus.
Dirigitur Nobili et Dilecto nostro Marquesio Doristanij, Comiti de Gociano.
(1) I ribelli alla Corona, ai quali si accenna nella presente lettera, erano Guglielmo Visconte di Narbona e i suoi aderenti e seguaci. Il Narbonese pretendeva all’antico Giudicato di Arborea in virtù dei dritti trasmessigli da Beatrice di Arborea, ultima figlia del Giudice Mariano IV e sorella della famosa Eleonora di Arborea. Questi dritti egli sosteneva colle armi; e Leonardo Cubello, che prima parteggiava per lui, seguì poi le parti del Re di Aragona, e sostenne, ora solo, ed ora con l’aiuto delle armi Aragonesi una viva guerra contro lo stesso Narbonese.