Abyssus abyssum invocat
Silvestro Aymerich uscì come un ebbro dal palazzo della Marchesa. Il suo stordimento e la sua confusione erano giunti a tale da togliergli la conoscenza delle cose e la coscienza di quel che si faceva. Per fortuna la sua casa era vicina. Ne imboccò l’uscio, salì le scale e si chiuse a precipizio in camera. La perturbazione, in balìa della quale si trovava il suo spirito, gli contese d’addarsi del contegno di tre o quattro ceffi scomunicati, che facevano capolino da dietro all’uscio nella taverna di Stefano, la quale, come il lettore sa, stava di rincontro all’ingresso del palazzo Castelvì.
Brundo Cap 13