Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Secolo XII – LXXXV

Barisone II, Giudice di Torres, promette al suddetto Nabilone console di Genova di far ritenere in pegno a proprie spese il regno di Arborea ai Genovesi, finché non siano soddisfatti dal Giudice Arborense (Barisone re di Sardegna) dei loro crediti, e di quelli del loro comune, difendendo un tal pegno o possesso contro qualunque persona, eccettuato però il comune di Pisa, cui egli era vincolato con precedente giuramento.

(1168, …).

Dai Regii Archivi di Corte di Torino, Lib. Iur., fol. 104 v.

Ego Barason turritanus iudex convenio tibi Nubiloni consuli Ianue vice tue civitatis, quod te, et tuos nuntios cum meis expensis pro posse iuvabo retinere Arborense regnum contra omnes personas, excepto comuni Pisarum, donec universum debitum, sive debita persoluta fuerint, que Arborensis iudex debet comuni Ianue, vel Ianuensibus sive hominibus de districtu Ianue (1). Si forte aliquis esset qui id tibi impedire vellet, sive vim inferre ullo modo, hoc totum predictum firmum et stabile comuni Ianue tenebo et observabo, salvo iuramento quo teneor comuni Pisarum. Et ut hac promissione sis firmus atque securus, cartam bullatam proprio sigillo comuni Ianue per te dirigam.

NOTE

(1) Questi debiti erano quelli contratti da Barisone di Arborea, per conseguire da Federigo Barbarossa l’investitura della Sardegna; su di che vedansi sopra i documenti N.i LXXVII e LXXVIII, e gli altri riportati più sotto.