Quando la Marchesa ricevette a Nizza la fatale notizia della miserevole fine del suo sposo, fu presa da sì disperato cordoglio, che non valsero a mitigare i conforti a lei prodigati dal Duca di Savoia, al cui favore ed alla cui liberalità era pur debitrice di tanto. A lui affidò il figliuolo, Don Gabriele Antonio, avuto dalle nozze con Silvestro Aymerich, e, detto addio al mondo, si ridusse a vivere in un ritiro, ove finì i suoi giorni contristata dalle infauste memorie del suo passato, espiando con assidue opere di pietà i trascorsi e le colpe della sua combattuta giovinezza, degni di perdono perché aveva amato molto e molto pianto.
Brundo Conclusioni