Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Criteri di edizione

Edizione a cura di Patrizia Serra

L’edizione del Condaxi Cabrevadu è stata condotta sull’originale: la trascrizione è stata spesso poco agevole, non soltanto a causa della scoloritura dell’inchiostro, ma anche per la grafia utilizzata dallo scriba, estremamente artificiosa e comunque non riconducibile ad alcun sistema grafico codificato.

La trascrizione si basa sul criterio della massima fedeltà al testo: gli interventi su di esso effettuati riguardano la separazione delle parole, la distinzione tra u e v, l’introduzione della punteggiatura e delle maiuscole secondo l’uso moderno; in alcuni casi sono state mantenute le maiuscole presenti nel manoscritto, anche se il loro impiego risulta differente da quello attuale.

Il carattere corsivo all’interno del testo indica le lettere compendiate per lo scioglimento delle abbreviazioni.

La grafia non viene in genere regolarizzata, se non in quei casi, peraltro non rari nel Condaghe, in cui l’erronea alternanza tra marche del singolare e marche del plurale, a denotare il medesimo referente, sembra imporre un intervento sul testo. Per evidenziare appunto questa peculiarità, legata alle abitudini linguistiche dello scriba, si è compiuta la scelta di segnalare direttamente sul testo, mediante parentesi quadre, le integrazioni effettuate.

In rari casi, inoltre, e soltanto laddove risultino evidenti errori di trascrizione, si è provveduto:

– alla correzione di lettere o parole presenti nel testo; – all’espunzione di lettere o parole erroneamente ripetute.

Qualunque intervento effettuato sul testo, tranne lo scioglimento delle abbreviazioni, viene segnalato in apparato: la lezione emendata viene seguita da parentesi quadra chiusa ] e dalla lezione erronea presente nel manoscritto, riportata in grassetto.

In rari casi, laddove guasti meccanici o grafie illeggibili rendono impossibile la comprensione di alcune porzioni di testo, si è fatto ricorso alle cruces (†.†).