Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Repertorio informatizzato delle fonti documentarie e letterarie della Sardegna

Secolo XIII – CVII

Il Pontefice Clemente IV scrive a Giacomo I re di Aragona, che la stessa domanda da lui fattagli della investitura della Sardegna eragli stata fatta precedentemente da Carlo I re di Sicilia, e da Enrico infante di Castiglia; che come l’avea negata a questi ultimi, così pure stimava non doverla al presente concedere a lui; che inoltre nel tempo corso tra l’una domanda e l’altra la Sedia Apostolica avea perduto il Giudicato Turritano, parte e via per la quale egli avrebbe potuto dar l’accesso all’isola a quello dei petenti, che si fosse accordato seco; e che perciò avea deliberato di tenere in sospeso questo importante negozio sino a tempo più opportuno; accertandolo per altro, che nel mentre egli non concederebbe l’isola a veruno degli altri due, che gliel’aveano dimandata.

(1267, 23 luglio).

Dal Martene, e Durand. Thes. Nov. Anecdot. Tom. II. col. 509-10.

Carissimo in Christo filio Iacobo Regi Aragonum illustri.

Tardè nimis tua misit serenitas dilectum filium Maioricensem archidiaconum et Vicensem capellanum nostrum. Iam enim cum duobus tractatus processerat super regno Sardiniae carissimo in Christo filio nostro C. (1) rege Siciliae illustri, et dilecto filio nobili viro H. (2) fratre carissimi in Christo filii nostri regis Castellae illustris. Est alia tarditas in negotio. quonam inter moras illam partem amisimus, iudicatum videlicet Turritanum, per quem dare poteramus ingressum ei qui conveniret nobiscum (3). Unde tuam magnitudinem non lateat, quod nec tibi illud concedere possemus, nec ad praesens id dabimus alterutri de praedictis; sed tenebimus in suspenso negotium, donec aliud videamus; malentes ad tempus perdere quod iamdudum perdidimus, quam inter personas nobiles grave scandalum suscitare. Verum de eiusdem archidiaconi quem misisti negligentia nulla tibi superest quaerimonia, cum de improbitate eiusdem et instantia nimia nos conqueri potius valeamus, quam semper continuat, sui desiderii exitum meliorem expectans (4).

Datum Viterbii X. calendas augusti anno III.

NOTE

(1) C. i. e. Carolo.

(2) H. i. e. Henrico.

(3) Il giudicato di Torres era stato invaso dal conte Ugolino della Gherardesca, e da altri Pisani, suoi aderenti, e fautori. Ved. infr. la cart. seg. N° CVIII, e l’altra N° CXIII.

(4) Il Pontefice si duole  della insistenza, anzi della importunità, con cui era stato pregato dall’arcidiacono di Maiorca, inviato dal re D. Giacomo, per concedere a quest’ultimo la sovranità della Sardegna.